Immaginate di essere in un posto buio.
Talmente buio da non riuscire a capire se avete gli occhi chiusi o aperti.
Non riuscite neanche capire dove siete,
Non vedete pareti, potresti camminare per chilometri ma non incontrereste nulla.
Non percepite nessun odore, nessun rumore.
Non riuscite neanche a capire se state calpestando un pavimento o della terra.
Potreste togliergli anche le scarpe, ma non sentirete né freddo né caldo, né morbido né duro, né asciutto né bagnato.
Non percepite assolutamente niente.
Siete nel nulla assoluto, ci siete soltanto voi.
O forse, siete nulla anche voi.
E pure sapete di esserci, percepite la vostra presenza, deve esserci altro tra voi, non potete essere sole nel nulla.
O forse vi sbagliate: siete stati buttati lì, come roba che nessuno vuole, che non vale nulla, che non esiste.
Iniziate a gridare, gridare disperatamente, qualcuno dovrà pur sentirvi.
Se solo uscisse della voce dalla vostra gola.
E pure state chiedendo aiuto.
Qualcosa compare nella vostra mano, non importa come oratore. Metallico, fretta, affilato.
Lo fate scivolare sulla vostra pelle, fa male.
Dolore.
Un dolore che brucia.
Lo sentite, siete vivi, esistete.
Ancora un altro taglio.
Un dolore allucinante, ne avete la prova ora: sentite, esistete.
Un’ombra nera di pervade, vi circonda, mi possiede.
Un piacere che vi entra nelle viscere, forte, per momento tangibile.
Lo assaporate fino in fondo.
E di nuovo, e ancora.
Cento volte diversi, una sola ombra.
Nell’altra mano comprare qualcosa simile a una polvere, la curiosità non vida tempo di pensare a cosa sia e cosa serva.
La tirate su, tutto in una volta, in un sol respiro.
Un’esplosione di adrenalina, di vita. Vi sentite a 1000.
Non ci sono più dubbi esistite e siete capaci di conquistare il mondo.
Eppure siete nel nulla più totale.
No, vi state certamente sbagliando, siete certi di aver ragione, serve solo un altro tiro, e poi un altro.
Ma poi arriva qualcuno o qualcosa.
Vi dice che tutto questo vi fa male, ve lo porta via.
Vuole aiutarvi, e si porta via tutto quello che avete nelle mani.
E restate, di nuovo, nel buio, nel nulla e senza speranza.

Quando stiamo aiutando qualcuno, dobbiamo fare attenzione, prima di privarli della loro speranza, seppur malata, a fornire loro un bagliore di luce alternativo, una possibilità.

 

Si ringrazia The Earthkeeper Photography per la meravigliosa foto